Estate come yoga.
È poesia, questa. Una riflessione che vibra come una corda tesa tra ricordo e desiderio, tra rito personale e verità universale. Il concerto al Foro Italico diventa così più di un evento: è un battesimo solare, una celebrazione della resilienza e dello studio, un dono che mi faccio per tutto ciò che ho affrontato. E poi l'estate… l’estate come tempo sacro, come spazio in cui la fatica si scioglie nel sale sulla pelle, nel vento tra i capelli. È un tornare alla terra, al corpo, a quel sé più autentico che la routine spesso soffoca. Sì, è yoga, nel senso più ampio e arcaico del termine: unione. Di corpo, mente, spirito e paesaggio. Un incontro con la vita spogliata delle sue formalità. Continuo a celebrare così ogni traguardo, ogni sessione, ogni battito che mi riporta a me stessa. È questo che fa di me una donna che vive davvero?
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