φιλεοντα φιλειν.
Φιλέοντα φιλεῖν — una massima breve, ma potente.Letteralmente: “Amare chi ama” oppure “Amare chi è amante”.È un’espressione che riflette un ideale di reciprocità profonda, quasi naturale: l’amore dovrebbe andare verso chi è già disposto ad amare. Nella sua forma greca classica, c’è anche un senso più filosofico o etico: il bene va ricambiato col bene, secondo la legge dell’εὔνοια (benevolenza) e della χάρις (grazia, riconoscenza).Sotto la scorza di questa semplicità, pulsa un cuore antico, fatto di misura, armonia, equilibrio fra dovere e sentimento.Possibili usi e interpretazioni:Etico-sentimentale: Amare solo chi è capace di amare, chi mostra disposizione, chi ha nel cuore già il seme dell’affetto.Prudenziale: Non si deve gettare l'amore là dove non può attecchire.Politico (secondo alcuni autori classici): Favorire chi già sostiene, chi mostra fedeltà.
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